In questo documento vengono trattati i seguenti argomenti:
Modifiche al programma di installazione di Red Hat Enterprise Linux (Anaconda)
Informazioni generali
Note sul Kernel
Modifiche ai driver e al supporto hardware
Modifiche ai pacchetti
Per le ultimissime informazioni su Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 non apparse in queste Release Notes, consultate il Red Hat Knowledgebase sul seguente URL:
La sezione seguente include le informazioni specifiche all'installazione di Red Hat Enterprise Linux, ed al programma di installazione di Anaconda.
Per poter aggiornare un sistema Red Hat Enterprise Linux 4 precedentemente installato in Update 3, è necessario utilizzare Red Hat Network per aggiornare quei pacchetti che sono stati modificati.
Potete utilizzare Anaconda per eseguire una nuova installazione di Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3, o per eseguire un aggiornamento dalla ultimissima versione di Red Hat Enterprise Linux 3 a Red Hat Enterprise Linux 4.
Se state copiando i contenuti dei CD-ROM di Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 (per esempio, in preparazione per una installazione basata sulla rete), assicuratevi di copiare i CD-ROM solo per il sistema operativo. Non copiate i CD-ROM aggiuntivi, o qualsiasi altro CD-ROM, in quanto tale operazione sovrascriverà i file necessari per il corretto funzionamento di Anaconda.
I suddetti CD-ROM devono essere installati dopo l'installazione di Red Hat Enterprise Linux.
Se un Sony PCGA-CD51 external PCMCIA CD-ROM drive risulta essere collegato, il programma d'installazione Red Hat Enterprise Linux 4 termina con l'errore "install exited abnormally -- received signal 11",nella parte iniziale del processo d'installazione stesso.
In tal caso avrete a disposizione due soluzioni:
Se state utilizzando il drive come fonte per la vostra installazione, allora aggiungete le seguenti opzioni al prompt boot d'installazione:
pci=off ide1=0x180,0x386
Se invece non state utilizzando il drive come fonte per la vostra installazione, scollegatelo prima di eseguire l'installazione oppure aggiungete la seguente opzione al prompt boot d'installazione:
nopcmcia
L'installazione di Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 presenta qualche problematica con le periferiche USB sui sistemi IBM® BladeCenter® HS20-8832.
Per evitare questo problema è necessario eseguire una delle seguenti azioni:
Installare Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 per piattaforme AMD64 e Intel® EM64T
Se state installando Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 per le architetture x86, allorasarà necessario prima spostare l'USB IRQ dalla riga #7 su un'altra riga IRQ disponibile. Tale operazione eviterà il verificarsi di interruzioni erratiche in grado di influenzare il dispositivo USB e l'installazione del sistema operativo. Contattate il vostro rivenditore hardware per maggiori informazioni sulla modifica delle righe IRQ nel vostro sistema.
Questa sezione contiene le informazioni generali non relative ad altre sezioni presenti in questo documento.
L'InfiniBand Architecture (IBA) rappresenta lo standard del settore che definisce un nuovo sottosistema switched fabric, molto veloce, creato per collegare i nodi del processore ed i nodi I/O in modo da formare un system area network. Questo nuovo modello di interconnessione passa da un modello I/O locale basato sulla transazione attraverso i bus, ad un modello message-passing remoto attraverso i canali.
Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 include una technology preview release della upstream OpenIB.org InfiniBand network e della implementazione clustering software.
Da notare che la suddetta technology preview release non risulta essere supportata per un suo utilizzo all'iterno di ambienti di produzione, altresì le interfacce OpenIB InfiniBand e le API, saranno soggette a modifiche durante la fase del technology preview. Non tutti gli upper layer protocol di InfiniBand sono stati implementati nell'attuale upstream OpenIB project. Poichè numerosi upper layer protocol vengono implementati dal gruppo OpenIB, è stata pianificata una release supportata della OpenIB InfiniBand network/clustering stack.
Di seguito vengono riportate le tecnologie InfiniBand implementate tramite pacchetti nuovi o aggiornati in questa preview:
kernel — È stato incluso un supporto per il driver di livello basso per controllori host basati su Mellanox. Sono presenti anche i moduli InfiniBand principali i quali forniscono l'interfaccia tra il low level hardware driver ed i driver del protocollo upper layer InfiniBand, è disponibile altresì un accesso dello spazio utente per l'hardware InfiniBand. Risultano essere disponibili anche il driver del kernel di livello superiore SDP (Sockets Direct Protocol), il driver del protocollo TCP/IP networking dell'IP over InfiniBand (IPoIB), ed il driver del protocollo SCSI Remote Direct Memory Access (RDMA).
udev - Sono state eseguite modifiche minime in modo da poter posizionare i nuovi file del dispositivo InfiniBand
initscripts — È stato aggiunto un nuovo script di rete ifup-ib per poter utilizzare IPoIB networking al momento dell'avvio.
module-init-tools — Sono state eseguite piccole modifiche per poter supportare il nuovo SDP socket protocol e le interfacce IPoIB
libibverbs — Una libreria in grado di fornire un accesso diretto dello spazio utente per le capacità RDMA verbs dell'hardware InfiniBand. Gli sviluppatori che desiderano programmare usando l'interfaccia verbs, possono farlo usando API libibverbs e, poichè è stato aggiunto un nuovo supporto hardware, la loro applicazione non richiederà alcuna modifica.
libmthca — Un hardware driver library di livello basso in grado di collegarsi a libibverbs e comunicare con l'hardware per conto di libibverbs. Il supporto di hardware futuri verrà implementato tramite librerie aggiuntive.
libsdp — Una libreria LD_PRELOAD supportata che permette agli utenti di far utilizzare SDP alle proprie applicazioni di rete TCP/IP, senza ricompilare le proprie applicazioni
opensm — L'Open Subnet Manager. Almeno una macchina presente all'interno della rete InfiniBand deve eseguire un subnet manager per poter configurare il low level hardware link routing. Generalmente viene lasciato in esecuzione come un demone del sistema, in modo da gestire il processo di riconfigurazione della subnet fabric su eventi di modifica dello stato del collegamento.
udapl — L'User Direct Access Programming Library è un ambiente di programmazione RDMA dello spazio utente di livello superiore. La libreria uDAPL permette alle applicazioni di utilizzare i protocolli RDMA senza sapere come programmare l'hardware RDMA-capable. La specifica uDAPL non è una specifica InfiniBand, ed in futuro sarà in grado di supportare hardware RDMA diversi da InfiniBand, come ad esempio i controllori RDMA enabled 10-Gigabit Ethernet.
Per poter utilizzare la libreria udapl, assicuratevi che il file libdat.so sia presente all'interno del path. È possibile eseguire tale processo aggiungendo la seguente riga al file /etc/ld.so.conf:
/usr/lib64/dat
In aggiunta, per default, i parametri del sistema sono stati impostati in modo da permettere che una quantità minima di memoria venga bloccata da parte delle applicazioni user-mode, come ad esempio uDAPL. Per aumentare questo limite, sarà necessario modificare questi parametri in /etc/security/limits.conf aumentando così la quantità di memoria per memlock.
Per esempio su di un sistema con 1 gigabytes di memoria, un amministratore di sistema può bloccare 1 gigabyte tramite memlock. Per fare ciò l'amministratore dovrebbe aggiungere quanto segue all'interno del file /etc/security/limits.conf.
* hard memlock 1000000 * soft memlock 1000000
Per maggiori informazioni sulle tecnologie InfiniBand, consultate il Red Hat Knowledgebase tramite il seguente URL:
Vi è una modifica nel comportamento di /etc/issue e /etc/issue.net all'interno del pacchetto redhat-release, e cioè le versioni personalizzate di questi file non sono state spostate su di un nuovo filename (rispettivamente /etc/issue.rpmsave e /etc/issue.net.rpmsave), quando redhat-release viene aggiornato.
A causa dei comportamenti presenti negli RPM precedenti di redhat-release, le modifiche in tal senso non verranno implementate quando il pacchetto viene prima aggiornato. Ciò significa che i nuovi file /etc/issue e /etc/issue.net del pacchetto redhat-release aggiornato, verranno salvati poichè essi sono pesenti sul disco, qualsiasi file /etc/issue e /etc/issue.net precedentemente personalizzato verrà spostato rispettivamente su /etc/issue.rpmsave e /etc/issue.net.rpmsave. In questo caso gli utenti devono eseguire nuovamente le modifiche precedentemente apportate sui file interessati, in questo modo gli aggiornamenti successivi verranno eseguiti senza richiedere alcun intervento da parte dell'utente.
Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 supporta una nuova funzione usata per accedere ai comandi z/VM hypervisor (comandi CP) utilizzando il modulo del kernel chiamato vmcp.ko, ed un nuovo tool chiamato vmcp. Questa nuova caratteristica permette ai Linux guests in esecuzione in una z/VM all'interno di un z/VM guest che esegue un'immagine di Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3, di essere gestiti.
I pacchetti DebugInfo forniscono i binari completi dei simboli per il debugging per librerie individuali del pacchetto, in questo modo i profili ed i tool di analisi del sistema possono seguire le applicazioni ed effettuare un processo di debug completo. I pacchetti DebugInfo installano questi binari all'interno della directory /usr/lib/debuginfo.
Se gli RPM -debuginfo sono stati installati, gli utenti potranno beneficiare dei vantaggi offerti dai seguenti tool di analisi:
Debugging del programma con gdb
kernel core dump debugging con crash
analisi delle prestazioni e profiling con systemtap e oprofile
Pacchetti DebugInfo per Red Hat Enterprise Linux 4 sono ora disponibili tramite il sito Red Hat FTP sui seguenti URL:
ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/updates/enterprise/4AS/en/os/Debuginfo ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/updates/enterprise/4Desktop/en/os/Debuginfo ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/updates/enterprise/4ES/en/os/Debuginfo ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/updates/enterprise/4WS/en/os/Debuginfo ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/enterprise/4/en/os/i386/Debuginfo ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/enterprise/4/en/os/ia64/Debuginfo ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/enterprise/4/en/os/ppc/Debuginfo ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/enterprise/4/en/os/s390/Debuginfo ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/enterprise/4/en/os/s390x/Debuginfo ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/linux/enterprise/4/en/os/x86_64/Debuginfo
Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 include una technology preview release di Frysk, una nuova framework per l'execution analysis. Gli utenti sono esortati a ricercare nuove informazioni e se possibile, a fornire un feedback sul technology preview presente sul sito web del Frysk project:
http://sources.redhat.com/frysk/
Da notare che la suddetta technology preview release di Frysk, non risulta essere supportata per un suo utilizzo all'iterno di ambienti di produzione, altresì le interfacce di Frysk e le API, saranno soggette a modifiche durante la fase del technology preview. Per release future di Red Hat Enterprise Linux è stato pianificato lo sviluppo di una release totalmente supportata di Frysk.
Questa sezione contiene alcune note relative al kernel di Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3.
Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 include il pacchetto del kernel largesmp per piattaforme a 64-bit. Per poter preservare il kernel application binary interface (kabi) nei kernel attualmente supportati, Red Hat introduce un nuovo pacchetto kernel chiamato kernel-largesmp-2.6.9-xxx.EL.yyy.rpm.
xxx specifica la versione del kernel, mentre yyy specifica il nome della piattaforma, la quale può essere una delle seguenti: x86_64, ia64, ppc64.
Il kernel largesmp su piattaforme AMD64 e Intel® EM64T aumenta il supporto delle CPU da 8 a 64.
È disponibile una technology preview del kernel largesmp sia per le architetture Itanium2 che POWER, aumentando così i limiti di CPU a 128 su POWER e 512 su Itanium2. Poichè risulta essere una technology preview, i kernel largesmp su POWER e Itanium2 non vengono supportati in ambienti di produzione. Da notare il supporto già esistente da 9 a 64 CPU con Red Hat Enterprise Linux 4 Update 2 all'interno dei pacchetti kernel-smp-2.6.9-xxx.EL e kernel-hugemem-2.6.9-xxx.EL.
Con una collaborazione positiva tra partner e l'esecuzione di numerosi test del kernel di largesmp in Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3, le CPU supportate e certificabili per AMD64/EM64T, Itanium2, e POWER aumenterà con le release future.
Per maggiori informazioni sul supporto del kernel di largesmp, consultate il Red Hat KnowledgeBase al seguente URL:
I kenel largesmp introdotti in Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 supportano fino a 128GB di memoria.
I file e le directory presentano dei permessi per l'owner del file, del gruppo associato con il file, e di tutti gli altri utenti per il sistema, tuttavia questi permessi presentano delle limitazioni. Per esempio permessi diversi non possono essere configurati per diversi utenti. A tale scopo sono state implementate le Access Control Lists (ACL).
Il kernel di Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 fornisce un supporto ACL per i file system ext3 e NFS. Le ACL vengono adesso riconosciute su file system ext3 accessibili tramite Samba.
Per implementare le ACL insieme con il supporto nel kernel, è necessario il pacchetto acl. Il pacchetto acl contiene le utility usate per aggiungere, modificare, rimuovere e ripristinare le informazioni ACL.
Consultate la Red Hat Enterprise Linux System Administrator Guide per maggiori informazioni sulle utility supportate e sul loro utilizzo.
Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 permette l'utilizzo della funzionalità error detection and correction (EDAC) per sistemi x86 e x86_64. Il kernel su chipset supportati, è ora in grado di rilevare e riportare errori ECC single bit, e di riportare ed emettere un messaggio di panic con errori multi-bit.
Il comportamento del kernel è controllato da /proc/sys/kernel/panic_on_unrecovered_nmi; ed il valore di default è impostato su "1". Se viene rilevato un errore ECC non risolvibile oppure un non-maskable interrupt (NMI) sconosciuto, ed il valore di /proc/sys/kernel/panic_on_unrecovered_nmi è stato impostato su "1", allora si verificherà il panic del kernel, con un conseguente arresto del sistema. Questo risulta essere il comportamento di default.
Il programma di autorilevamento hardware rileva e carica automaticamente i moduli kernel EDAC corretti durante un processo d'installazione o di aggiornamento. Dopo aver caricato con successo i moduli, alcuni messaggi del kernel verranno salvati nel file di log del messaggio. Per disabilitare tale funzione, consultate le istruzioni presenti sul Red Hat Knowledgebase.
Durante il caricamento dei moduli EDAC del kernel, il kernel stesso fornisce le interfacce di controllo per eseguire il debugging e per il login al momento del run-time tramite /proc/sys/mc, ed un'assistenza della directory tramite la directory /proc/mc.
Se i moduli EDAC del kernel sono stati caricati, allora il kernel fornisce le interfacce di controllo per il debugging e per il login al momento del run-time tramite /proc/sys/mc, ed una assistenza della directory tramite la directory /proc/mc.
Il codice EDAC in Red Hat Enterprise Linux 4 ed il codice sul quale è basato, forniscono delle statistiche tramite /proc. Come parte del merger e del consenso di questo codice nel kernel di base, questa interfaccia verrà modificata in modo da utilizzare sysfs. I prodotti futuri della linea Red Hat Enterprise adotteranno invece l'interfaccia sysfs.
Per maggiori informazioni sul supporto EDAC, consultate il Red Hat Knowledgebase sul seguente URL:
Il supporto del Kernel Key Management risulta essere una nuova caratteristica inclusa in Red Hat Enterprise Linux 4 Update 2. Tuttavia, a causa dei continui miglioramenti, vi ricordiamo che il Kernel Key Management è una technology preview, pertanto le interfacce della key management potranno e saranno aggiornate in futuri aggiornamenti di Red Hat Enterprise Linux 4. Poichè il Kernel Key Management è una technology preview, esso non risulta essere supportato per ambienti di produzione.
Questo aggiornamento include i bug fixes per un certo numero di driver. Di seguito vengono riportati gli aggiornamenti più importanti relativi ai driver.
Con Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 sono stati aggiunti o aggiornati i seguenti driver del dispositivo:
aggiunto supporto per il chipset Marvell Yukon 2 nel driver sky2
aggiunto supporto per il chipset SK-9E21, SK-9S21 di SysKonnect nel driver sky2
aggiunto supporto per il driver LSI Logic MegaRAID Serial Attached SCSI (megaraid_sas)
driver di rete Broadcom NetXtreme II (bnx2) incorporato con supporto per BCM5706 e BCM5708
aggiunto supporto per il chipset HT1000 in driver serverworks
aggiunto supporto per chipset HT2000 in driver serverworks
Driver Emulex LightPulse Fibre Channel (lpfc) aggiornati
driver Intel(R) PRO/1000 (e1000) networking aggiornato
driver HP Smart Array (cciss) aggiornato
driver LSI Logic MPT Fusion aggiornato
driver QLogic Fibre Channel HBA (qla2xxx) aggiornato
driver Adaptec RAID (aacraid) aggiornato
driver di rete Broadcom Tigon3 (driver tg3) aggiornato
diversi aggiornamenti per il driver SATA
Il driver SysKonnect Yukon II (sky2) è ora disponibile in Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3. Supporta solo hardware non supportato dal driver sk98lin in Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3. Da notare che la versione attuale del driver sky2 ha una prestazione scadente se la funzione autonegotiation è stata disabilitata.
Il supporto per il ripristino di fabric attraverso sysfs è ora disponibile in Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3. Per i driver Qlogic (qla2xxx) ed Emulex (lpfc) Fibre Channel HBA, eseguite il seguente comando per riscoprire e ricercare un nuovo storage:
echo "1" > /sys/class/fc_host/hostXYZ/issue_lip
echo "- - -" > /sys/class/scsi_host/hostXYZ/scan
Dove XYZ è il numero host scsi del vostro HBA.
Le release notes di Red Hat Enterprise Linux 4 riportavano diverse problematiche relative al driver Emulex LightPulse Fibre Channel (lpfc). Tutte le suddette problematiche (relative allo scollegamento del cavo, rmmod e insmod), sono state risolte in Red Hat Enterprise Linux 4 Update 1. Il driver lpfc è stato incluso nell'upstream Linux 2.6 kernel subito dopo l'introduzione di Red Hat Enterprise Linux 4. Red Hat supporta il driver lpfc, ed è impegnato a mantenere il suddetto driver fino a quando è supportato Red Hat Enterprise Linux 4.
In alcune configurazioni Fibre Channel, un sistema operativo rileverà automaticamente l'aggiunta di un nuovo dispositivo target, questo mentre il sistema risulta essere in esecuzione. In altre configurazioni invece è necessario emettere il seguente comando per rilevare un nuovo dispositivo target:
echo 1
> /sys/class/fc_host/hostn/issue_lip
Dove hostn corrisponde all'adattatore corretto.
Dopo aver creato una nuova Unità Logica su di un target particolare, sarà necessario emettere un comando simile a quello riportato per poterla rilevare e configurare:
echo "b t l"
> /sys/class/scsi_host/hostn/scan
Dove b è il bus, t è il target, e l è il LUN da esaminare su hostn.
È possibile utilizzare anche le Wild cards, come nel seguente esempio:
echo "- - -"
> /sys/class/scsi_host/host2/scan
Da notare che il nome del dispositivo (come ad esempio /dev/sdb) assegnato quando un dispositivo viene aggiunto dinamicamente durante l'esecuzione del sistema, potrebbe essere diverso dal nome del dispositivo assegnato quando il sistema viene avviato.
Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3 include il supporto per la scansione oltre LUN 0 quando un target è in grado di ritornare un valore qualificante della periferica di 3 per LUN 0. Per SCSI 3 e dispositivi superiori, e per dispositivi SCSI 2, il livello scsi eseguirà una scansione sequenziale per LUN 1 a 7.
Per modificare il comportamento durante la scansione, gli utenti possono inserire delle voci sulla tabella scsi device_info attraverso l'interfaccia procfs situata su /proc/scsi/device_info, oppure attraverso i parametri del modulo scsi_mod. Il formato delle voci è il seguente dev_flags=vendor:model:flags[,v:m:f], dove flags può essere il seguente valore intero:
0x001 /* Only scan LUN 0 */ 0x002 /* Known to have LUNs, force scanning, deprecated: Use max_luns=N */ 0x004 /* Flag for broken handshaking */ 0x008 /* unlock by special command */ 0x010 /* Do not use LUNs in parallel */ 0x020 /* Buggy Tagged Command Queuing */ 0x040 /* Non consecutive LUN numbering */ 0x080 /* Avoid LUNS >= 5 */ 0x100 /* Treat as (removable) CD-ROM */ 0x200 /* LUNs past 7 on a SCSI-2 device */ 0x400 /* override additional length field */ 0x800 /* ... for broken inquiry responses */ 0x1000 /* do not do automatic start on add */ 0x2000 /* do not send ms page 0x08 */ 0x4000 /* do not send ms page 0x3f */ 0x8000 /* use 10 byte ms before 6 byte ms */ 0x10000 /* 192 byte ms page 0x3f request */ 0x20000 /* try REPORT_LUNS even for SCSI-2 devs (if HBA supports more than 8 LUNs) */ 0x40000 /* don't try REPORT_LUNS scan (SCSI-3 devs) */ 0x80000 /* don't use PREVENT-ALLOW commands */ 0x100000 /* device is actually for RAID config */ 0x200000 /* select without ATN */ 0x400000 /* retry HARDWARE_ERROR */
Per esempio per eseguire una scansione oltre LUN 7 per un dispositivo SCSI 2 di un rivenditore Linux con modello scsi_debug, eseguire il seguente comando:
echo Linux:scsi_debug:0x200
> /proc/scsi/device_info
o
modprobe scsi_mod dev_flags=Linux:scsi_debug:200
Il parametro del modulo può essere aggiunto a /etc/modprobe.conf in modo da poter essere usato al momento dell'avvio del sistema:
options scsi_mod dev_flags=Linux:scsi_debug:200
Questa sezione contiene un elenco dei pacchetti aggiornati o aggiunti da Red Hat Enterprise Linux 4, ed integrati come parte di Update 3.
Questi elenchi includono i pacchetti di tutte le varianti di Red Hat Enterprise Linux 4. Il vostro sistema potrebbe non includere tutti i pacchetti di seguito riportati.
I seguenti pacchetti sono stati aggiornati dalla release di Red Hat Enterprise Linux 4 Update 2:
MAKEDEV-3.15-2 = > MAKEDEV-3.15.2-3
OpenIPMI-1.4.14-1.4E.7 = > OpenIPMI-1.4.14-1.4E.12
OpenIPMI-devel-1.4.14-1.4E.7 = > OpenIPMI-devel-1.4.14-1.4E.12
OpenIPMI-libs-1.4.14-1.4E.7 = > OpenIPMI-libs-1.4.14-1.4E.12
OpenIPMI-tools-1.4.14-1.4E.7 = > OpenIPMI-tools-1.4.14-1.4E.12
anaconda-10.1.1.25-1 = > anaconda-10.1.1.33-2
anaconda-runtime-10.1.1.25-1 = > anaconda-runtime-10.1.1.33-2
audit-1.0.3-6.EL4 = > audit-1.0.12-1.EL4
audit-libs-1.0.3-6.EL4 = > audit-libs-1.0.12-1.EL4
audit-libs-devel-1.0.3-6.EL4 = > audit-libs-devel-1.0.12-1.EL4
autofs-4.1.3-155 = > autofs-4.1.3-169
binutils-2.15.92.0.2-15 = > binutils-2.15.92.0.2-18
bootparamd-0.17-19.RHEL4 = > bootparamd-0.17-21.RHEL4
chkconfig-1.3.13.2-1 = > chkconfig-1.3.13.3-2
compat-openldap-2.1.30-3 = > compat-openldap-2.1.30-4
comps-4AS-0.20051001 = > comps-4AS-0.20060125
cpp-3.4.4-2 = > cpp-3.4.5-2
crash-4.0-2 = > crash-4.0-2.15
cups-1.1.22-0.rc1.9.8 = > cups-1.1.22-0.rc1.9.10
cups-devel-1.1.22-0.rc1.9.8 = > cups-devel-1.1.22-0.rc1.9.10
cups-libs-1.1.22-0.rc1.9.8 = > cups-libs-1.1.22-0.rc1.9.10
curl-7.12.1-5.rhel4 = > curl-7.12.1-8.rhel4
curl-devel-7.12.1-5.rhel4 = > curl-devel-7.12.1-8.rhel4
device-mapper-1.01.04-1.0.RHEL4 = > device-mapper-1.02.02-3.0.RHEL4
device-mapper-multipath-0.4.5-6.0.RHEL4 = > device-mapper-multipath-0.4.5-11.0.RHEL4
dhclient-3.0.1-12_EL = > dhclient-3.0.1-54.EL4
dhcp-3.0.1-12_EL = > dhcp-3.0.1-54.EL4
dhcp-devel-3.0.1-12_EL = > dhcp-devel-3.0.1-54.EL4
dhcpv6-0.10-8 = > dhcpv6-0.10-14_EL4
dhcpv6_client-0.10-8 = > dhcpv6_client-0.10-14_EL4
diskdumputils-1.1.9-4 = > diskdumputils-1.2.8-2
e2fsprogs-1.35-12.2.EL4 = > e2fsprogs-1.35-12.3.EL4
e2fsprogs-devel-1.35-12.2.EL4 = > e2fsprogs-devel-1.35-12.3.EL4
ethereal-0.10.12-1.EL4.1 = > ethereal-0.10.14-1.EL4.1
ethereal-gnome-0.10.12-1.EL4.1 = > ethereal-gnome-0.10.14-1.EL4.1
evolution-2.0.2-22 = > evolution-2.0.2-26
evolution-connector-2.0.2-8 = > evolution-connector-2.0.2-10
evolution-devel-2.0.2-22 = > evolution-devel-2.0.2-26
file-4.10-2 = > file-4.10-2.EL4.3
firefox-1.0.7-1.4.1 = > firefox-1.0.7-1.4.2
fonts-xorg-100dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-100dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-75dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-75dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-ISO8859-14-100dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-ISO8859-14-100dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-ISO8859-14-75dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-ISO8859-14-75dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-ISO8859-15-100dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-ISO8859-15-100dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-ISO8859-15-75dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-ISO8859-15-75dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-ISO8859-2-100dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-ISO8859-2-100dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-ISO8859-2-75dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-ISO8859-2-75dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-ISO8859-9-100dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-ISO8859-9-100dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-ISO8859-9-75dpi-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-ISO8859-9-75dpi-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-base-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-base-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-cyrillic-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-cyrillic-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-syriac-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-syriac-6.8.2-1.EL
fonts-xorg-truetype-6.8.1.1-1.EL.1 = > fonts-xorg-truetype-6.8.2-1.EL
gaim-1.3.1-0.el4.3 = > gaim-1.5.0-12.el4
gcc-3.4.4-2 = > gcc-3.4.5-2
gcc-c++-3.4.4-2 = > gcc-c++-3.4.5-2
gcc-g77-3.4.4-2 = > gcc-g77-3.4.5-2
gcc-gnat-3.4.4-2 = > gcc-gnat-3.4.5-2
gcc-java-3.4.4-2 = > gcc-java-3.4.5-2
gcc-objc-3.4.4-2 = > gcc-objc-3.4.5-2
gcc4-4.0.1-4.EL4.2 = > gcc4-4.0.2-14.EL4
gcc4-c++-4.0.1-4.EL4.2 = > gcc4-c++-4.0.2-14.EL4
gcc4-gfortran-4.0.1-4.EL4.2 = > gcc4-gfortran-4.0.2-14.EL4
gcc4-java-4.0.1-4.EL4.2 = > gcc4-java-4.0.2-14.EL4
gdb-6.3.0.0-1.63 = > gdb-6.3.0.0-1.96
gdk-pixbuf-0.22.0-16.el4 = > gdk-pixbuf-0.22.0-17.el4.3
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openoffice.org-i18n-1.1.2-28.6.0.EL4 = > openoffice.org-i18n-1.1.2-31.6.0.EL4
openoffice.org-kde-1.1.2-28.6.0.EL4 = > openoffice.org-kde-1.1.2-31.6.0.EL4
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php-pgsql-4.3.9-3.8 = > php-pgsql-4.3.9-3.9
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psacct-6.3.2-35.rhel4 = > psacct-6.3.2-37.rhel4
quagga-0.97.0-1 = > quagga-0.98.3-1.4E
quagga-contrib-0.97.0-1 = > quagga-contrib-0.98.3-1.4E
quagga-devel-0.97.0-1 = > quagga-devel-0.98.3-1.4E
redhat-release-4AS-3 = > redhat-release-4AS-3.4
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rpm-libs-4.3.3-11_nonptl = > rpm-libs-4.3.3-13_nonptl
rpm-python-4.3.3-11_nonptl = > rpm-python-4.3.3-13_nonptl
rpmdb-redhat-4-0.20051001 = > rpmdb-redhat-4-0.20060125
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system-config-printer-0.6.116.4-1 = > system-config-printer-0.6.116.5-1
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tetex-afm-2.0.2-22.EL4.4 = > tetex-afm-2.0.2-22.EL4.7
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tetex-dvips-2.0.2-22.EL4.4 = > tetex-dvips-2.0.2-22.EL4.7
tetex-fonts-2.0.2-22.EL4.4 = > tetex-fonts-2.0.2-22.EL4.7
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tetex-xdvi-2.0.2-22.EL4.4 = > tetex-xdvi-2.0.2-22.EL4.7
thunderbird-1.0.6-1.4.1 = > thunderbird-1.0.7-1.4.1
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up2date-4.4.50-4 = > up2date-4.4.63-4
up2date-gnome-4.4.50-4 = > up2date-gnome-4.4.63-4
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xorg-x11-libs-6.8.2-1.EL.13.20 = > xorg-x11-libs-6.8.2-1.EL.13.25
xorg-x11-sdk-6.8.2-1.EL.13.20 = > xorg-x11-sdk-6.8.2-1.EL.13.25
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xorg-x11-xdm-6.8.2-1.EL.13.20 = > xorg-x11-xdm-6.8.2-1.EL.13.25
xorg-x11-xfs-6.8.2-1.EL.13.20 = > xorg-x11-xfs-6.8.2-1.EL.13.25
xpdf-3.00-11.8 = > xpdf-3.00-11.10
xscreensaver-4.18-5.rhel4.9 = > xscreensaver-4.18-5.rhel4.10
ypbind-1.17.2-3 = > ypbind-1.17.2-8
ypserv-2.13-5 = > ypserv-2.13-9
I seguenti nuovi pacchetti sono stati aggiunti a Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3:
frysk-0.0.1.2005.12.14.15.12-0.EL4.3
keyutils-libs-1.0-2
libibverbs-1.0.rc4-0.4265.1.EL4
libibverbs-devel-1.0.rc4-0.4265.1.EL4
libibverbs-utils-1.0.rc4-0.4265.1.EL4
libmthca-1.0.rc4-0.4265.1.EL4
libmthca-devel-1.0.rc4-0.4265.1.EL4
libsdp-0.90-0.4265.1.EL4
opensm-1.0-0.4265.1.EL4
opensm-devel-1.0-0.4265.1.EL4
opensm-libs-1.0-0.4265.1.EL4
rarpd-ss981107-18.40.2
dapl-1.2-0.4265.1.EL4
udapl-devel-1.2-0.4265.1.EL4
I seguenti pacchetti sono stati rimossi da Red Hat Enterprise Linux 4 Update 3:
Nessun pacchetto è stato rimosso.
( x86 )